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Calcio
La stella Mertens nel cielo di Fuorigrotta
Un Napoli dalla difesa europea colpisce a affonda il Liverpool (2-0) nella prima partita della nuova Champions e il San Paolo canta ‘o surdato nnammurato in una notte indimenticabile.

Il successo sugli inglesi, più netto dell’anno scorso, è nato da una organizzazione difensiva perfetta. Il Napoli ha concesso poco al trio delle meraviglie di Klopp e Meret è stato prodigioso nelle due occasioni degli inglesi.

Mertens si è presa la partita su rigore dopo che Adrian gli aveva annullato una perfida palla-gol. Ha portato in vantaggio gli azzurri verso la fine del match quando si temeva la stanchezza del Napoli. Llorente ha messo il doppio sigillo nei minuti di recupero.

Il miglior Koulibaly è stato il perno di una organizzazione difensiva perfetta (qualche svarione di Manolas nel finale). Ancellotti ha confermato Di Lorenzo che ha giocato senza soffrire troppo contro Manè e ha dato qualche sostegno all’attacco.

A centrocampo Allan e Fabian Ruiz hanno raddoppiato energia e interventi per spegnere i suggerimenti del Liverpool alle tre punte temute. Ma né Salah, né Manè, né Firmino si sono presa la scena.

La scena se l’è presa tutta Mertens, in questo sfolgorante inizio di stagione, alla caccia del record dei gol del Napoli, inseguendo Maradona e Hamsik.

Il Napoli è stato grande per l’alta concentrazione che ha sostenuto la squadra, appena appannata nel finale, quando, temendosi la resa azzurra per stanchezza, Mertens ha avviato l’impresa. Il rigore non è apparso netto, ma il Var non l’ha cancellato.

Hanno vinto i campioni del golfo sui campioni d’Europa. E la vittoria è stata meritata perché il Liverpool non ha mai sopraffatto il Napoli schierato da Ancelotti nel migliore dei modi.

Nel primo tempo senza gol il Liverpool gioca senza furore, attento a non dare campo al Napoli che gioca con grande concentrazione e compattezza, con le linee molto vicine.

Ancelotti tiene Mario Rui molto profondo per mettere in crisi la fascia destra degli inglesi perché Salah non arretra sul terzino azzurro e Henderson deve schiacciarsi. Gioca largo anche Callejon. La punta centrale è Lozano con Mertens sulla destra. Hanno vita dura contro Matip e Van Dijk, due colossi.

In difesa c’è il miglior Koulibaly che strappa applausi per sette interventi uno contro uno. C’è anche un intervento decisivo nell’area azzurra di Mario Rui (43’). Di Lorenzo se la cava con Mané.

Il centrocampo regge contro quello del Liverpool che è molto mobile con cambi continui di ruoli. Sono pochi gli errori azzurri, una palla persa da Insigne, una da Fabian Ruiz. L’equilibrio è massimo (50% di possesso per entrambe le squadre) e può romperlo solo una prodezza.

L’attenta partita del Napoli a centrocampo concede poco al trio delle meraviglie di Klopp. Allan e Fabian Ruiz sono dovunque, aiutano Callejon e Insigne nei rientri. Salah, Firmino e Mané hanno pochi palloni giocabili.

Nel primo tempo, la parata di Meret su Mané (20’) e il colpo di testa di Firmino di poco a lato (44’) sono le uniche occasioni degli inglesi. Il Napoli aveva aperto il match con una doppia conclusione di Fabian Ruiz sventata da Adrian (7’).

Nei primi 45 minuti si è giocato molto, ma si è tirato poco in porta (due conclusioni per parte). I portieri non hanno dovuto compiere prodezze. La partita è stata molto tattica, attenta. Il Liverpool ha attaccato con azioni corali, il Napoli ha cercato la profondità a sorpresa cercando di non scoprirsi mai.

Falloso il Liverpool a inizio di ripresa (56’ ammonito Robertson, 60’ giallo a Milner) col Napoli più aggressivo e ad un soffio dal vantaggio quando Adrian con una paratissima in corner sventa il colpo di Mertens (49’) a tre metri dal palo sinistro del portiere inglese.

Solo una svirgolata di Manolas concede a Salah la conclusione pericolosa che un grande Meret sventa in corner (65’). Protagonista il portiere azzurro per la seconda volta.

I cambi di Ancelotti per forzare il match. Fuori Insigne, non al massimo, dentro Zielinski (66’). Fuori Lozano (stanco), dentro Llorente (68’). Klopp inserisce Wijnaldum per Milner (66’).

Il pericolo ora è la stanchezza (crampi per Allan, maiuscolo nella ripresa, che deve uscire, in campo Elmas 75’). Dopo un avvio furioso di secondo tempo, il Napoli deve respirare. Il Liverpool sale di tono perché Firmino si prende la scena. E gli inglesi hanno più energia.

Ma negli ultimi dieci minuti di sofferenza arriva il soccorso di un calcio di rigore. Sul contatto di Robertson su Callejon, l’arbitro tedesco indica il dischetto. Impeccabile Mertens dagli undici metri (81’).

Klopp inserisce Shaqiri per Henderson (87’), un attaccante in più per acciuffare il pareggio. Errori, stanchezza, ansia e affanno finale, ma è Llorente che prima sfiora il raddoppio (90’) e poi piazza il due a zero sull’errore di Van Dijk (92’). Il Napoli si arrampica sul tetto del girone.

REDS – E un giorno gli Stadio canteranno “se tu vuoi toccare col dito il cuore delle ultime Champions, tu chiedi chi erano i Reds”. I reds sono il Liverpool che non cammina mai solo e che è stato fondato nel 1892 (l’anno in cui, ad Atlanta in Georgia, nasceva la Coca Cola ed Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao fondavano “Il Mattino”).
Lo squadrone che, con 62 trofei, è il più titolato d’Inghilterra dopo il Manchester United. Il vincitore di 18 campionati inglesi (l’ultimo nel 1990) e di 6 Coppe dei Campioni/Champions. Il club lanciato sulle vette del calcio britannico negli anni Settanta e Ottanta dai due mitici allenatori Bill Shankly e Bob Paisley. La squadra degli hooligan e di due disastri: l’Heysel (lo stadio di Bruxelles per la finale di Coppa dei campioni 1985 Juve-Liverpool con la morte di 39 spettatori per la ressa) e l’Hillsborough Stadium di Sheffield, campo neutro per la semifinale di Coppa d’Inghilterra 1989 tra Liverpool e Nottingham, che per l’eccessiva ressa dei tifosi, superiore alla capienza dell’impianto, si risolsero in una tragedia con 96 spettatori che persero la vita.

LE ITALIANE – Undici vittorie, tre pareggi e undici sconfitte nelle partite delle otto squadre italiane che hanno affrontato il Liverpool nelle Coppe europee (il primo risultato è quello ottenuto in casa, il secondo fuori).
La Juventus ha incontrato il Liverpool cinque volte: 1-0 nella finale 1985 di Coppa dei campioni; 1-0 e 0-2 in Coppa delle coppe; 0-0 e 1-2 in Champions. Quattro gli incontri dell’Inter col Liverpool: 3-0 e 1-3 in Coppa dei campioni, 0-1 e 0-2 in Champions. Il Milan col Liverpool ha perso una finale Champions ai rigori (1-1, 2-3 dal dischetto) e ne ha vinta una 2-1.
La Roma ha perso una finale Champions ai rigori (1-1, 2-4 dal dischetto), 0-0 e 0-2 nella fase a gironi. La Fiorentina nei gironi Champions ha battuto il Liverpool in casa (2-0) e fuori (2-1).
Il Genoa in Coppa Uefa ha vinto a Marassi 2-0 e in Inghilterra 2-1. L’Udinese nei gironi di Europa League: 0-1 in casa, 3-2 a Liverpool.
Il Napoli 0-0 al San Paolo, 1-3 a Liverpool in Europa League; 1-0 e 0-1 in Champions e, ieri, 2-0 al San Paolo.

AVVERSARI – Sono 88 le squadre che il Napoli ha incontrato nelle Coppe e nelle competizioni internazionali. In testa dieci squadre tedesche (Hannover, Eintracht Francoforte, Stoccarda, Kaiserslautern, Lokomotive Lipsia, Lipsia, Bayern Monaco, Werder Brema, Borussia Dortmund, Wolfsburg); nove inglesi (Burnley, Leeds, Sheffield Weds, Swindon Town, Southampton, Liverpool, Manchester City, Chelsea, Arsenal); sei francesi (Metz, Tolosa, Bordeaux, Paris Saint Germain, Marsiglia, Nizza); otto svizzere (Bienne, Selezione Zurigo/Losanna, Basilea, Young Boys, Servette, Grasshoppers, Wettingen, Zurigo); quattro olandesi (Ajax, Utrecht, Psv Eindhoven, Feyenoord); quattro spagnole (Real Madrid, Valencia, Villareal, Athletic Bilbao); quattro portoghesi (Porto, Sporting Lisbona, Boavista, Benfica); quatro belghe (Anderlecht, Standard Liegi, Waregem, Brugge).
Nella Coppa Uefa 1988-89 vinta dal Napoli, la Juventus nei quarti (0-2 a Torino, 3-0 dopo i supplementari a Napoli).

VILLARREAL – La squadra spagnola del Villarreal è stata l’avversario che il Napoli ha affrontato di più nelle Coppe europee. Sei volte (tra parentesi il risultato fuori casa): Napoli-Villarreal 2-0 (2-0); 0-0 (1-2); 1-1 (0-1).

NAPOLI-LIVERPOOL 2-0 (0-0)

NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly, Mario Rui; Callejon, Allan (75’ Elmas), Fabian Ruiz, Insigne (66’ Zielinski); Lozano (68’ Llorente), Mertens.

LIVERPOOL (4-3-3): Adrian; Alexander-Arnold, Matip, Van Dijk, Robertson; Henderson (87’ Shaqiri), Fabinho, Milner (66’ Wijnaldum); Salah, Firmino, Mané.

ARBITRO: Brych (Germania).

RETI: 81’ Mertens rigore, 92’ Llorente.

CHAMPIONS LEAGUE. Girone E
Napoli-Liverpool 2-0
Salisburgo-Genk 6-2
18/9/2019
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