Contatta napoli.com con skype

Cultura
Javier Girotto torna al sax baritono
di Adriano Cisternino
Il musicista argentino sabato 25 al Music Art con Francesco Nastro (piano), Aldo Vigorito (contrabbasso) e Pietro Iodice (batteria) anche per presentare la personale riedizione di un disco registrato a Milano nel '74 che vide insieme Astor Piazzolla e Gerry Mulligan con la partecipazione di Tullio de Piscopo.

Pesa al collo ed è anche molto ingombrante in viaggio. Ecco perché i sassofonisti non amano andare in giro col sax baritono.

Ma Javier Girotto una volta all'anno fa un'eccezione per il Music Art, dove vogliono sentire il suono di questo strumento, per cui sabato 25 il musicista argentino nato a Cordoba (ma di origini pugliesi, vive a Roma dal '90) sarà sul palco della Torretta in compagnia di Francesco Nastro (pianoforte), Aldo Vigorito (contrabbasso) e Pietro Iodice (batteria).

Una formazione di alto profilo per un concerto prevalentemente di standard, sicuramente godibilissimo per gli amanti del buon jazz.

Ma c'è di più. Appena tre mesi fa Girotto ha pubblicato un album per la Act, importante etichetta tedesca, in cui suona proprio il sax baritono, in compagnia di Alessandro Gwis al piano e Gianni Iorio al bandoneon: “È la rivisitazione di uno storico disco del '74 che concretizzò l'incontro fra Astor Piazzolla e Gerry Mulligan. Tango Nuevo, il titolo dell'album registrato proprio a Milano perché in quel periodo erano in Italia sia Piazzolla che Mulligan. Quel disco ebbe un successo enorme, ecco perché il produttore – un tedesco che ora ha 79 anni – me ne ha chiesto la riproposizione. In quel disco c'erano tanti musicisti italiani, fra cui un giovanissimo Tullio De Piscopo”.

Anche un gustoso dettaglio aneddotico nei ricordi di Girotto: “Fu in quella circostanza che Mulligan conobbe la sua ultima moglie, Franca Rota, presentatagli proprio da Piazzolla, che all'epoca rappresentava un po' l'avanguardia del tango” .

Inevitabile qualche anticipazione che Girotto farà assaporare agli appassionati napoletani, anche se in una formazione diversa da quella del disco. Ma per un quartetto di musicisti di jazz nulla è impossibile: “Ne parlerò con i colleghi della serata napoletana, che oltretutto sono amici con i quali ho suonato tante volte, e penso che possiamo fare un paio di brani di questo disco che presenteremo il 27 giugno alla Filarmonica di Berlino, ma che già sta andando molto bene”.

Una gustosa chicca, insomma, per il pubblico del club caro ad Ennio Forte e Peppe Reale che sicuramente dovranno esporre il “sold out” anche stavolta.

20/5/2019
RICERCA ARTICOLI