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Calcio
Alè, prove tecniche di futuro
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 13.05.2019)
Napoli e Spal non hanno affanni di classifica e mettono in scena una partita gradevole di fine campionato. Vince il Napoli (2-1) sul campo della Spal dove hanno perduto Atalanta, Roma, Lazio e Juventus.

Ciribiribin, che bel faccìn. L’occasione è buona per giocare in allegria, la mente sgombra, le gambe girano. Ne approfitta Ancelotti per abbandonare il 4-4-2 sfoderando un 4-2-3-1. Prove tecniche per un futuro diverso?

Davanti alla difesa a quattro (c’è Luperto, fermo Albiol; rientra Mario Rui; c’è Malcuit a destra) giocano Allan e Fabian Ruiz. Alle spalle di Milik, ecco Callejon, Zielinski, Younes. Una buona idea. Zielinski centrale migliora rispetto alle prestazioni sulla fascia sinistra. Callejon si rivede al tiro e gioca da gran capitano.

Non c’è un pressing asfissiante della Spal e il Napoli può giocare in scioltezza. Sono assenti Insigne e Mertens, rimasti a Napoli per qualche acciacco muscolare. Applausi per Meret che con la Spal ha giocato due stagioni.

Il Napoli si prende tutta la scena del primo tempo (70% di possesso-palla; 10 conclusioni, tre nello “specchio”). La Spal fa una leggera opposizione. Ne approfitta il Napoli per giocare col gusto dei bei tempi. Allan protegge la difesa, quando volano in avanti Malcuit e Mario Rui con Callejon e Younes che entrano nel campo.

Sono movimenti piacevoli. Lo sparring-partner è gentile, ma non accondiscendente. Lascia al Napoli la prima frazione di gioco subendone le azioni in velocità. Il test del 4-2-3-1 è valido fino a un certo punto (ci vorrebbe un avversario più tosto), ma forse è già un tentativo per superare il banale 4-4-2.

Poiché per il Napoli è un campionato nel segno dei pali, Milik che ha un buon inizio ne colpisce subito uno con un gran sinistro e poi di destro impegna Viviano (6’). Il match è del Napoli. In posizione più avanzata, Callejon gioca meglio. Allan è in gran giornata, Fabian Ruiz un po’ meno.

Si muove molto Zielinski da centrale nel terzetto alle spalle di Milik. Younes fa il pazzariello come al solito, ma dribbla troppo. In area della Spal ne dribbla tre, uno dietro l’altro, per aprirsi il varco al tiro, ma poi conclude fuori (32’). Il tedeschino è abile palla a terra nel superare gli avversari. Poi cala.

Come al solito, il Napoli costruisce molto, tira molto, ma non conclude. Il primo tempo resta inchiodato sullo 0-0. Meret non ha dovuto fare una sola parata. Gli spallini hanno invocato un calcio di rigore per un contrasto Koulibaly-Petagna (12’). Lo stadio si infiamma, ma le proteste si spengono presto.

Nella ripresa, la Spal è più determinata, cala il possesso-palla del Napoli, la partita diventa più viva ed equilibrata. Il Napoli va a segno con Allan (49’) dopo uno scambio stretto con Younes. Il brasiliano, quando gioca contro la Spal, non si fa mancare mai il gol.

Ora la Spal reagisce con maggiore forza, non accetta la sconfitta. Il Napoli gongola, si sta divertendo, muove molto la palla e sta vincendo. Ancelotti piazza Verdi al posto di Younes (65’) che si è esaurito nei suoi dribbling infiniti. Zielinski si sposta sulla sinistra con Verdi dentro al campo (ma si vedrà poco ancora una volta).

Il Napoli sfiora il raddoppio due volte con Fabian Ruiz (70’) e Malcuit (71’): abile Viviano nel salvarsi in corner (alla fine i calci d’angolo saranno 12-1 per il Napoli). È una partita piacevole che la Spal non vuole perdere. Ed eccola con un tridente offensivo quando Antenucci entra al posto di Valoti (73’). Con Petagna a destra e Floccari a sinistra, il nuovo entrato gioca da centravanti. La difesa azzurra ha un po’ di lavoro da sbrigare.

Un rilancio errato di Meret regala a Petagna la palla del pareggio, ma il portiere azzurro rimedia all’errore con una gran parata (75’). Ne farà un’altra sul colpo di testa di Floccari (81’).

Il finale è divertente perché il punteggio cambia due volte. Un po’ il Napoli cala (Ancelotti invoca un 4-1-4-1), un po’ la Spal va più convinta verso al porta di Meret. E acciuffa il pareggio su rigore (fallo di Luperto sull’intramontabile Floccari, 38 anni): Petagna realizza dal dischetto con Meret che tocca la palla e per poco non sventa il penalty (83’).

Il raddoppio del Napoli è sensazionale, prima per lo scambio tra Mario Rui e Callejon, poi per la conclusione violenta del difensore (88’).

Nel recupero, con la terza parata della serata, Meret nega il pareggio a Jankovic (92’) entrato al posto del terzino Cionek. Nel finale, tutto della Spal, Semplici schiera quattro attaccanti, Jankovic e Antenucci con Petagna e Floccari. Ma non arriva al pareggio.

C’è Ghoulam per Zielisnki (85’),poi il diciannovenne Gaetano per Callejon (90’). Le cifre conclusive del match: possesso-palla 41-59, tiri 10-17 (5-8 in porta).

Domenica sera la gran partita con l’Inter, ultimo appuntamento al San Paolo.

SEDICI SFIDE – Sono 16 le partite del Napoli a Ferrara in serie A contro la Spal: sette vittorie del Napoli, sei per la Spal, tre pareggi. La Spal giunse in serie A nel campionato 1951-52. Ci vollero cinque anni per la prima vittoria azzurra a Ferrara: 2-1 nel 1956-57 con gol di Vitali e Vinicio.
La seconda vittoria arrivò nel 1957-58, ancora 2-1 e gol di Vinicio e Pesaola. Terzo successo nel 1965-66, sempre per 2-1 con un gol e un rigore di Canè. Quindi 4-1 nel 1966-67 con i tre rigori di Altafini. Nel 1967-68, di nuovo un 2-1 con le reti di Bosdaves e Orlando. L’anno scorso 3-2 con gol decisivo di Ghoulam all’83’ dopo le reti di Insigne e Callejon. Ieri ancora 2-1 per il Napoli.

BATTUTA LA JUVE - 22 punti in casa, 20 fuori. Sul suo campo la Spal si è tolta più di una soddisfazione: 2-0 all’Atalanta alla quarta giornata; nel girone di ritorno 2-1 alla Roma, 1-0 alla Lazio e 2-1 alla Juventus. A Ferrara hanno vinto il Sassuolo (2-0), l’Inter (2-1) e il Frosinone (3-0) nel girone d’andata; la Fiorentina (4-1), la Sampdoria (2-1) e il Napoli (2-1) nel girone di ritorno.

TRE RIGORI – Una giornata fredda e di pioggia infinita a Ferrara il 5 febbraio 1967. In campo il Napoli di Pesaola con Sivori e Altafini contro la Spal in cui giocavano mezz’ali Osvaldo Bagnoli e Fabio Capello. Arbitro monumentale Concetto Lo Bello, bersagliato “duce! duce!” per le pose gladiatorie.
Il Napoli andò in vantaggio con Juliano dopo venti minuti. Raddoppiò su rigore con Altafini. Cominciò la commedia perché Lo Bello concesse al Napoli altri due penalty (sempre a segno Altafini).
E, allora, il pubblico ferrarese, ad ogni azione azzurra nell’area spallina invocava beffarda “Rigore! Rigore!”. Il popolarissimo Paolo Mazza, presidente della Spal e dirigente di Lega, protestò vivacemente per i rigori che, a suo parere, Lo Bello concesse in ripicca alle provocazioni del pubblico che gridava “Rigore! Rigore!”.
Mazza sedeva in panchina e Lo Bello lo espulse. Il Napoli vinse 4-1 e la partita si concluse in un mezzo finimondo. Lo Bello rimase asserragliato negli spogliatoi per tre ore. Fuori c’era una folla inferocita. Quei tre rigori ebbero un seguito fuori dal campo. Luigi Preti, ferrarese e ministro socialdemocratico alle Finanze, predispose una controllo fiscale a Siracusa dove risiedeva Lo Bello. Ma non trovò nulla.

GIOCATORI – Nella Spal hanno giocato Armando Picchi (1959-60) prima di passare all’Inter; Beniamino Di Giacomo (1955-57) che poi si trasferì al Napoli; Fabio Capello (1966-67) successivamente Alla Roma, alla Juventus e al Milan; Alberto Bigon (1967-69), Edy Reja (dal 1963 al 1968); Ottavio Bianchi a fine carriera (1975-77); Alberto Orlando (1968-69 anch’egli a fine carriera).

SPAL-NAPOLI 1-2 (0-0)

NAPOLI (4-2-3-1): Meret; Malcuit, Luperto, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Fabian Ruiz; Callejon (90’ Gaetano), Zielinski (85’ Ghoulam), Younes (65’ Verdi); Milik.

SPAL (3-5-2): Viviano; Cionek (89’ Jankovic), Vicari, Bonifazi; Lazzari, Murgia, Missiroli (30’ Schiattarella), Valoti (73’ Antenucci), Fares; Petagna, Floccari.

ARBITRO: Abbattista (Molfetta).

RETI: 49’ Allan, 83’ Petagna rigore, 88’ Mario Rui.

SERIE A – 36ª GIORNATA
Atalanta-Genoa 2-1, Cagliari-Lazio 1-2, Fiorentina-Milan 0-1, Torino-Sassuolo 3-2, Frosinone-Udinese 1-3, Sampdoria-Empoli 1-2, Spal-Napoli 1-2, Roma-Juventus 2-0.
Lunedì 13: Bologna-Parma, Inter-Chievo.

CLASSIFICA
Juventus 89; Napoli 76; Atalanta 65; Inter 63; Milan e Roma 62; Torino 60; Lazio 58; Sampdoria 49; Sassuolo e Spal 42; Fiorentina e Cagliari 40; Parma 38; Udinese e Bologna 37; Genoa 36; Empoli 35; Frosinone 24; Chievo 15.

PROSSIMO TURNO
Sabato 18: Udinese-Spal, Genoa-Cagliari, Sassuolo-Roma
Domenica 19: Chievo-Sampdoria, Empoli-Torino, Juventus-Atalanta, Parma-Fiorentina, Milan-Frosinone, Napoli-Inter (20,30)
Lunedì 20: Lazio-Bologna.
13/5/2019
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