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Campi Flegrei
La “Fortuna” di Baia
di Antonio Cangiano
Fu recuperata dai fondali dell’antica Baia negli anni ’30 durante i lavori per la realizzazione del nuovo molo, una pregevole statua femminile in marmo, acefala, che ricorda la dea Tyche, la Fortuna per i romani.

La statua in questione, copia di un tipo greco del V secolo a. C., nonostante abbia un valore storico e artistico notevole, non ha mai trovato una dignitosa collocazione, finendo, assieme ai numerosi reperti architettonici recuperati dal fondo del mare, in un angolo tra la fontana di servizio dei custodi e il muro di contenimento, nei pressi dell’ingresso del parco Archeologico delle Terme di Baia.

Una presenza poco valorizzata che tuttavia non lascia indifferenti i frequentatori del parco, come sostiene Elio Samuele Guardascione, attivista e cultore di storia locale: "Purtroppo, lo scavo archeologico dell'area delle Terme di Baia fu condotto in un periodo durante il quale a predominare era lo scopo di individuare e salvaguardare, secondo un giudizio assolutamente personale e non scientifico, strutture e oggetti belli, appartenenti all’epoca classica a danno di altri che venivano demoliti, nel caso di strutture, o lasciati in situ se oggetti mobili.
A Baia, ma anche a Cuma, è accaduto che statue integre, sono state salvaguardate, prelevate e musealizzate, altre strutture e statue, di "non interesse" particolare, o perché di epoca tarda o perché incomplete, demolite o lasciate in sito sottoposte alle intemperie e al vandalismo. E con questo comportamento, purtroppo, si è perso un patrimonio che, in altri luoghi e con altre sensibilità, avrebbe ricevuto ben altre attenzioni
".

Pìù fortunata la sorte di una pregevole statua raffigurante un Dioscuro, rinvenuta sempre nelle Terme di Baia nel 1985, grazie all’interessamento di un giovane studioso napoletano, Carlo Leggieri.

A monte delle antiche Terme, in una cassa di legno sfondata, giaceva la statua colossale, abbandonata all’incuria e alle intemperie. Per il suo trasporto al Museo Archeologico dei Campi Flegrei, fu necessario l’utilizzo di un elicottero.



3/11/2018
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