Contatta napoli.com con skype

Calcio
Vittoria confortante di un Napoli-bis
di Mimmo Carratelli (da: Roma del 08.08.2018)
Risuona al Kybunpark di San Gallo, Svizzera, il canto “oje vita, oje vita mia”. I tifosi napoletani conquistano le tribune, il Napoli in versione originale conquista campo e vittoria.

Dimenticare Dublino e il Liverpool. E la formazione di Ancelotti, in partenza senza Hamsik, Albiol, Koulibaly, Callejon, Fabian Ruiz, Insigne, più Mertens e Zielinski indisponibili, si aggiudica la seconda amichevole di livello contro il Borussia Dortmund (3-1).

La partita l’hanno vinta quelli del primo tempo. I top entrati dopo un’ora hanno fatto gioco più elegante, miglior palleggio, con qualche apertura profonda di Hamsik e un paio di “cambi-gioco” tra Insigne e Callejon, alla vecchia maniera, aggiungendo la ciliegina del terzo gol con uno splendido sinistro a giro di Callejon su invito di Fabian Ruiz.

Il Borussia, piuttosto lumaca, ha colpito una traversa sullo 0-1 e, nella ripresa, ha segnato un gol occasionale (Philipp su deviazione sfortunata di Luperto). Pochi i cambi nella squadra tedesca nonostante fossero tutti sulle gambe.

Quelli che erano i rincalzi di Sarri più Ounas e Verdi e due ex titolarissimi, Hysaj e Allan, imbavagliano il Borussia e lo stendono nel primo tempo con il gol di Milik (gran sinistro da fuori area) e il colpo di testa di Maksimovic su corner.

La Bundesliga inizierà sette giorni dopo il campionato italiano e i tedeschi mostrano una condizione ancora approssimativa. Ne approfitta il Napoli, nella sua originale formazione, per controllare il match. Il Borussia non ha né la qualità, né la velocità del Liverpool. L’ex squadra di Klopp è piuttosto macchinosa.

Il Napoli è compatto (4-5-1 in fase passiva) con Verdi a destra e Ounas a sinistra molto larghi, Milik punta centrale in notevole ripresa.

Gli azzurri giocano per cancellare i cinque palloni di Dublino e rimangono ben chiusi, contro il lento avanzare dei tedeschi, schizzando in contropiede. Con la squadra molto raccolta, Diawara gioca corto, il primo lancio lungo arriva al 40’.

Nel gioco individuale Verdi e Ounas hanno notevoli qualità nel saltare l’uomo. Si fa notare Karnezis con due buone parate pur non trattenendo la palla. Si ripeterà nella ripresa, sempre senza trattenere il pallone, su un tiro ravvicinato di Pulisic opponendosi col petto.

Nella ripresa, dopo l’ingresso di Grassi per Allan (46’), la girandola dei cambi al 63’: Albiol per Hysaj, Koulibaly (Maksimovic), Luperto (Mario Rui), Hamsik (Diawara), Insigne (Ounas), Callejon (Verdi), Inglese (Milik).

Hamsik, più punto di riferimento per i compagni giocava più palloni di Diawara. Callejon e Insigne entravano nel campo più di Verdi e Ounas. Si faceva vedere poco Inglese. Con l’entrata di Fabian Ruiz per Chiriches (82’), Grassi passava a fare il terzino destro. Il Napoli giocava in scioltezza contro un Borussia senza né vita, né speranza.

Un ricordo di cinque anni fa col Borussia ai tempi di Benitez. Il debutto di Lorenzo Insigne in Champions e la gran punizione “alla Maradona” con cui fulminò al San Paolo il portiere australiano Langerak che aveva sostituito Weidenfeller, espulso.

Fu 2-1 all’andata, aveva già segnato Higuain. Nel ritorno a Dortmund, sconfitta azzurra per 1-3. Giocarono in Germania: Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Armero, Behrami, Dzemaili (62’ Inler), Callejon (66’ Insigne), Pandev (76’ Zapata), Mertens; Higuain.

Nel Borussia di Klopp giocavano Lewandowski e Mikhitaryan, sono ancora in campo il difensore Piszczek e l’ex bambino prodigio Sahin centrocampo.
7/8/2018
RICERCA ARTICOLI