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Cultura
Piccinno, pianista ispirato... da Keith Jarrett
di Adriano Cisternino
Keith Jarrett è stato il suo primo idolo. E tanto basta per capire che il suo è un pianismo ispirato, classicheggiante, anche perché classica è la cultura da cui proviene Franco Piccinno, musicista classe '73, nato a Pomigliano ed ora residente a Roma dopo anni di esperienze in giro per il mondo e soprattutto in Europa.

Sarà lui il protagonista del concerto di venerdì 25 (ore 21) al Music Art, in trio con Aldo Vigorito al contrabbasso e Giuseppe La Pusata alla batteria.

Un trio collaudato da oltre quindici anni di esperienze insieme che hanno attraversato vari territori musicali. Uno degli ultimi si chiama “Migrations”, album del 2016, titolo vagamente autobiografico di un artista, Piccinno, partito da Napoli per una ricerca che lo ha condotto per lunghi periodi prima a Milano e poi a Londra, Parigi e Barcellona.

E saranno proprio alcuni brani originali di “Migrations”, alternati a standard della tradizione americana, come gli immortali “Body and Soul” o “All of you”, a riempire la scaletta che il trio Piccinno-Vigorito-La Pusata proporrà sul palco del club della Torretta.

Un percorso in trio dunque fra classici del jazz e composizioni originali nel quale affiorerà inevitabilmente lo stile ispirato di Piccinno, pianista che ama il piano solo e perciò anche in trio indulge volentieri in seducenti introduzioni o code di ciascun pezzo.

Ma il percorso di venerdì sera non potrà non passare per Napoli ed allora ecco annunciata in scaletta la celebre “Scalinatella” di Bonagura e Cioffi, storia triste e amara di un innamorato tradito per un pittore “furastiero”, una storia che nel 1948 ispirò una melodia immortale. Oggi, forse, avrebbe ispirato un femminicidio.

I soci del Music Art si ritroveranno anche domenica 27 (ore 20) per un recital pianistico del socio Antonio Landolfi dal titolo “Generi a confronto, tra classica, jazz e musica leggera”.
22/5/2018
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