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Recensioni
Si muore tutti democristiani
un film del Terzo segreto di Satira
di Giovanna D'Arbitrio
Presentato alla XII edizione della Festa del Cinema di Roma, nella sezione Panorama Italia, Si muore tutti democristiani è diretto e scritto dal collettivo italiano, Il Terzo Segreto di Satira, con la collaborazione di Ugo Chitti.

Il film è focalizzato su episodi e aspetti della vita quotidiana dei tre protagonisti: Enrico (Walter Leonardi), sottopagato ricercatore universitario precario con compagna incinta (Valentina Lodovini), il nostalgico e insoddisfatto Fabrizio (Massimiliano Loizzi), il remissivo Stefano (Marco Ripoldi), tre personaggi attraverso i quali si racconta un periodo che si estende dal G8 di Genova del 2001 fino ad oggi.

I tre giovani squattrinati per vivere fanno filmini di matrimoni, con la speranza di realizzare documentari ben retribuiti su temi sociali. E l’occasione buona sembra arrivare con l’ingaggio da parte dell’associazione Africando per un documentario in Africa, ma quando la Onlus finisce nei guai con la legge, per i tre amici si pone un difficile dilemma economico ed etico.

La problematica decisione li condurrà a riflettere sulla loro vita, la crisi delle ideologie, i cambiamenti socio-politici, le incertezze della loro generazione cresciuta con il sogno di un lavoro soddisfacente e dignitoso, ma costretta a fare i conti con una realtà deludente e amorale che obbliga a compromessi per sopravvivere.

Scottanti sono i temi di attualità trattati, come il problema dei migranti e la corruzione delle Ong, la perdita d’identità della sinistra italiana, il disagio esistenziale dei giovani, in particolare dei nati fra anni ’80 e ’90, le difficoltà per mantenere una famiglia, l’incapacità di staccarsi dal proprio passato o le proprie radici.

La frase emblematica del film- “Ma è meglio fare le cose pulite con soldi sporchi o cose sporche con soldi puliti?”- mette in rilievo i dilemmi scatenati dal compromesso, tema trattato con ironia, humour e un po’ di amarezza.

Divertente e significativa la surreale scena di un incubo di Enrico in cui un elegante ombrello da lui acquistato diventa il simbolo dell’agognata agiatezza raggiungibile solo con il compromesso, mentre qualcuno nel sogno grida che alla fine “si diventerà tutti democristiani”.

Sarà dunque giusto buttare via quei pochi ideali sopravvissuti ed accettare il compromesso? Questa è le domanda che pone il film, una commedia umana, ironica e sincera, realizzata con pochi soldi ma ricca di spunti per riflettere. Il racconto, malgrado le battute allegre, sottolinea con un po’ di malinconia un passaggio della vita, oggi divenuto più drammatico, in cui si è costretti ad abbandonare gli ideali della contestazione giovanile per accettare le contraddizioni imposte dalla società.

Nel film oltre agli interpreti già citati, sono presenti i camei di Peter Gomez, Lilli Gruber e Andrea Scanzi, Cochi Ponzoni, il comico Paolo Rossi. La fotografia è di Luca Sabbioni, la colonna sonora di Gianluca Misiti.

Il Terzo Segreto di Satira è formato da cinque artisti: Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, Davide Rossi. Si sono conosciuti frequentando La Civica Scuola di Cinema di Milano.

Nel maggio 2011 divennero noti con il video Il favoloso mondo di Pisapie, realizzato in occasione del ballottaggio delle elezioni comunali di Milano e pubblicato su YouTube, con un grande successo. Hanno collaborato in Tv con Ballarò, Report e Piazzapulita. Nel 2015 hanno condotto uno speciale su La EFFE, intitolato Democrazia portami via.

Ecco un’interessante intervista:
https://www.youtube.com/watch?v=GPwlxg_d-7Q
21/5/2018
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