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Cultura
L'album di esordio delle “Sesèmamà”
di Adriano Cisternino
Si chiamano le “Sesèmamà”, nome dal suono onomatopeico con il sapore di una sfida. Sono quattro musiciste napoletane, tre voci ed un pianoforte, ciascuna con un percorso artistico già consolidato alle spalle, che hanno deciso di unire le loro esperienze per dar vita ad un unico progetto. Sono Elisabetta Serio (pianoforte), Brunella Selo, Annalisa Madonna e Fabiana Martone.

La prima sfida si chiama “Les entrailles”, pezzo introduttivo dell'album. Letteralmente “le interiora” e gli scarti della macellazione, un tempo lanciati dai nobili alle popolane che se le contendevano fra spinte e accapigliamenti. Da qui - pare - le “zandraglie”, termine dispregiativo per donne volgari e rumorose.

Les entrailles” proposto dalle Sesèmamà, primo brano del loro primo album, è invece una favoletta ironica, vagamente autoreferenziale, un po' in francese e un po' in napoletano arcaico, che narra di quattro donne terribili che nel regno di Napoli escogitano un artificio per far cadere il re e conquistare il potere. Per i dettagli consultare il video su youtube.

E le “Sesèmamà” sono ormai protese alla conquista del potere nell'orizzonte musicale. Un gruppo così, vocale e strumentale, tutto al femminile non s'era mai visto, almeno in Italia.

Ma il pezzo che più ci rappresenta – spiega Fabiana Martone – è 'Senza paura', una cover di Vinicius de Moraes e Toquinho tradotta in italiano da Bardotti e riproposta da noi in maniera ironica e gioiosa”.

E proprio “senza paura” queste quattro scugnizze del pentagramma si sono lanciate in un'avventura che raccoglie e fonde le loro già solide culture musicali che vanno dal jazz al folk, all'etno e al gospel.

Il disco, prodotto da Bruno Savino per la SoundFly, comprende anche brani originali, come “Afrika”, di Elisabetta Serio con testo di Giulia De Rosa, come “Siente siè” scritto da Fabiana Martone e Luigi Esposito, come “Jesce” di Annalisa Madonna ed Ernesto Nobili, e si avvale di preziose collaborazioni che vanno da Maria Pia De Vito a Dario Franco, Antonello Paliotti, Robertino Bastos, Michele Signore e Arcangelo Michele Caso.

Più potere alle donne, insomma, anche nella musica. Ecco il senso non troppo recondito di questo album di debutto. Proprio come come nella favoletta di “Les entrailles” .
15/5/2018
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