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Calcio
Napoli e Crotone, le emozioni
che regalano grandi speranze
di Mimmo Carratelli (da: il Mattino del 19.04.2018)
Da Hitchcock contro il Chievo ad Agatha Christie contro l’Udinese. Emozioni e brividi. Un Napoli da infarto. Un Napoli che appare stremato, non più brillante, in difficoltà e, invece, ecco una squadra di leoni indomabili, mentre rimangono leoni feriti quelli della Juve bloccati a Crotone.

La Juve a quattro punti (ne aveva sei di vantaggio) alla vigilia dello scontro diretto. Incredibile. Spettacolare. Domenica sera all’Allianz Stadium si annuncia una partita di fuoco.

Una serata memorabile al San Paolo. Occhi al terreno di gioco, orecchie alle radioline. Che fa la Juve? Che cosa sta facendo il Napoli? Allontanamenti, avvicinamenti. È un’altalena. Juve in fuga, Napoli in ginocchio. Poi Juve annichilita e Napoli al settimo cielo.

La serata a Fuorigrotta è stato un romanzo popolare. Sorpresa, smarrimento, angoscia, sofferenza, struggimento, ansia, poi gioia e trionfo. Due i momenti decisivi, il pareggio di Insigne (la rumba dello scugnizzo) nei minuti di recupero del primo tempo. Il gol del sorpasso di Milik a venti minuti dalla fine. Milik e una notte. Lo stadio canta per l’ennesima rimonta azzurra.

Stanno tutti bene. Aveva ragione Sarri. Questa non è una squadra stanca. I goniometri, gli amperometri, i contatori e gli autovelox del laboratorio azzurro danno responsi positivi. E s’è visto ieri sera. Un Napoli che viene a capo di una partita difficile, due volte sotto. Il Napoli campione dei calci d’angolo (i gol di Albiol e Tonelli). Il Napoli campione di dedizione, coraggio, resistenza.

Prove tecniche di trasmissione del pensiero-scudetto di fronte a queste prime maglie bianconere, ma ancora friulane, ancora non quelle autentiche. Il Napoli sembra gemere, poi risorge, novella Fenice. È la remuntada. La doppia remuntada. Al San Paolo e in classifica.

Alle 21,02 col gol di Alex Sandro a Crotone sembra finita. La Juve si allontana di otto lunghezze, mentre il Napoli, dopo un avvio brillante, si mette a soffrire contro un’Udinese spavalda e insidiosa. Soffrire è dir poco. Il Napoli va in svantaggio. Al gol di Jankto, ore 21,25, la Juve che sta vincendo a Crotone è lontana al massimo dei nove punti.

Ma Insigne non si arrende e quando infila il pareggio sono le 21,32 e la Juve si avvicina a otto punti, ma è sempre tanto, troppo, per andare a Torino spavaldi e intrepidi.

È serata di colpi al cuore. Alle 22,02 la Juve si allontana ancora a nove punti perché Ingelsson ha raddoppiato per l’Udinese. Ma che partita è? Dov’è il Napoli che non deve mollare, che deve giocarsela sino alla fine, che domenica sera deve mettere paura alla Juve?

Se il Napoli non ce la fa, ce la fa il Crotone. Dalla Nigeria con amore. Il nigeriano Simy infila Szczesny. Sono le 22,09. La Juve cala a sette punti di vantaggio.

Ora il Napoli deve dare di più, deve gettare il cuore e il pallone oltre l’ostacolo. Questa è una serata da acciuffare con le unghie, con i denti, con tutto quello che c’è nei muscoli e nel cuore degli azzurri.

Albiol va a segno su corner. Sono le 22,11: ristabilita la distanza dalla Juve com’era a inizio di serata, sei punti avanti.

Ed eccola la risalita. Fantastica. Ecco Milik a segno. Sono le 22,17. La Juve, che sta pareggiando a Crotone, è a quattro punti. Sta pareggiando e non le serve avere in campo Higuain, Douglas Costa, Dybala.

La corazzata torinese si arena sul mare Jonio. Il Napoli vola. Segna ancora. Con Tonelli. Una vittoria robusta, impensabile quando la squadra s’era ritrovata sotto con l’Udinese.

Ora è tutto un gracchiare di radioline. Che fa la Juve? Pareggia? Rimonta? Vince? Niente di tutto questo. La Juve rimane incagliata a Crotone. In Calabria, la Juve rimane inchiodata sull’uno a uno. Il Napoli stravince 4-2 con un finale strepitoso quando i cateti, le ipotenuse e i triangoli sono quelli dei tempi belli.

Soprattutto, quando la voglia degli azzurri è grande e non conosce più ostacoli. Hanno rimesso in piedi una partita che sembrava stregata.

Dallo stallo dei tre pareggi consecutivi in trasferta alle stelle di questa vittoriona sull’Udinese avvicinando la Juve come la Juve non immaginava. Musica maestro. So’ accumparate ‘e stelle a Fuorigrotta. Canta Peppino, canta. Ma è tutto lo stadio che canta alle 22,30, all’ora dell’ultimo sfinimento, dell’ultimo sospiro, dell’ultima notizia da Crotone: invitante, incoraggiante, impensata.

Serate così restano negli occhi e nel cuore. Il Napoli ha avvicinato la Juventus. Ci credevano in pochi. Ci ha creduto il Napoli. Applausi.


NAPOLI-UDINESE 4-2

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Tonelli, Mario Rui; Zielinski, Diawara, Hamsik (57’ Mertens); Callejon (82’ Rog), Milik (74’ Allan), Insigne.

UDINESE (3-5-1-1): Bizzarri; Nuytinck, Danilo (77’ De Paul), Samir; Zampano, Barak, Balic, Ingelsson, Pezzella (68’ Ali Adnan); Jankto (78’ Widmer); Perica.

ARBITRO: Calvarese (Teramo).

RETI: 40’ Jankto, 45’+2’ Insigne, 55’ Ingelsson, 64’ Albiol, 70’ Milik, 75’ Tonelli.

SERIE A – 33ª GIORNATA
Inter-Cagliari 4-0, Benevento-Atalanta 0-3, Crotone-Juventus 1-1, Fiorentina-Lazio 3-4, Napoli-Udinese 4-2, Roma-Genoa 2-1, Sampdoria-Bologna 1-0, Spal-Chievo 0-0, Torino-Milan 1-1, Verona-Sassuolo 0-1.

CLASSIFICA
Juventus 85; Napoli 81; Lazio e Roma 64; Inter 63; Milan 54; Atalanta 52; Sampdoria e Fiorentina 51; Torino 47; Bologna e Genoa 38; Sassuolo 34; Udinese 33; Cagliari 32; Chievo 31; Spal 29; Crotone 28; Verona 25; Benevento 14.

PROSSIMO TURNO
Sabato 21: Spal-Roma, Sassuolo-Fiorentina, Milan-Benevento.
Domenica 22: Cagliari-Bologna, Atalanta-Torino, Chievo-Inter, Lazio-Sampdoria, Udinese-Crotone, Juventus-Napoli.
Lunedì 23: Genoa-Verona.

19/4/2018
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