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Cultura
Bepi D'Amato omaggia Shaw e Goodman
di Adriano Cisternino
Aveva tre anni quando suo padre portò a casa un disco di Artie Shaw. Ascoltarlo ed innamorarsene fu tutt'uno. “Voglio suonarlo anch'io quello strumento” disse Bepi D'Amato al genitore. Un capriccio infantile? Macché! Dopo due anni di insistenze Bepi ottenne finalmente un clarinetto. E non lo ha più mollato.

Naturalmente Artie Shaw è rimasto il suo riferimento di base, al quale non poteva non associare col tempo Benny Goodman.

È infatti a questi due giganti del jazz che il clarinettista pescarese dedicherà il concerto di venerdì 20 al Music Art dove sarà accompagnato da Ricardo Biseo al piano, Giorgio Rosciglione al contrabbasso ed il mitico Gegè Munari alla batteria.

D'Amato è un jazzista di formazione classica, cresciuto suonando al fianco di musicisti del calibro di Carlo Loffredo e Lino Patruno, come anche di Toni Scott, Buddy De Franco e tanti altri.

Esperienze non meno vaste può vantare Riccardo Biseo, raffinato pianista e tastierista romano che, fra l'altro, ha al suo attivo una fortunata trilogia di album di canzoni napoletane classiche in jazz.

Quanto alla sezione ritmica, il duo Rosciglione-Munari riassume un po' il Regno delle due Sicilie in jazz: Giorgio Rosciglione, palermitano, classe 1939, e Gegè Munari, napoletano di Frattamaggiore, classe 1934, suonano insieme da una vita ed insieme hanno accompagnato centinaia di strumentisti, italiani e stranieri, decine di star americane del jazz.

Insomma il concerto in arrivo sul palco del club della Torretta è di quei pochi per i quali non è sprecato l'abusato aggettivo “imperdibili”.

Appuntamento alle 21,30 per il break enogastronomico e alle 22 Ennio Forte richiama tutti al silenzio perché entra la musica.
16/10/2017
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