Cultura
Musica e letteratura a braccetto
con Marisa Portolano e Daniela Vellani
di Adriano Cisternino
I quartieri e le strade di Napoli sullo sfondo e la musica come sottofondo alle vicende di “Storie fra tante”, di Daniela Vellani, (ed.iRobin&sons, pag.335, 15 euro), che varca il Rubicone passando dalla poesia alla prosa con questo primo romanzo (il secondo è già in cantiere) incentrato sulle vicende di sei personaggi – in realtà tre coppie – che s'intrecciano attraverso le rispettive esperienze, sentimenti, passioni e flashback.

Presentazione nella suggestiva location della Casina Pompeiana, in villa Comunale, in tandem con il cd “Non solo jazz...” di Marisa Portolano e Tony Iglio.

Musica e letteratura a braccetto, insomma, per una ennesima testimonianza dell'inesistenza di barriere fra vari settori della cultura. E lo dimostra una volta di più anche il fatto che uno dei pezzi del disco (in gran parte standard), “Una telefonata mai fatta”, è una canzone composta da Paolo Rescigno su testo della stessa Vellani.

Sul palco della suggestiva location della Riviera di Chiaia, la voce intensa della Portolano si è intrecciata con le letture di brani del libro di Sergio Savastano e M.Gabriella Tinè.

Michelangelo Iossa, giornalista musicologo, presentatore dell'evento con Marco Del Vaglio e Paolo Rescigno, ha sottolineato lo stile semplice ed immediato del romanzo nel quale le vicende contigue dei sei personaggi si intrecciano di capitolo in capitolo come le puntate di una soap opera.

Una narrazione che attraversa i vari quartieri della città, da Bagnoli a Capodimonte, e le loro stradine dalle quali emergono talvolta anche personaggi e profumi antichi, come dalle friggitorie e pasticcerie di piazza Montesanto.

Il romanzo insomma scorre con una scrittura agile e accattivate, un po' come le puntate di “Un posto al sole”.

Ed egualmente accattivante su diverso versante è il disco che intreccia classici e jazz con la voce di impostazione lirica di Marisa Portolano con gli arrangiamenti di un consumato jazzista rubato in gioventù al calcio come Tony Iglio.

Ecco dunque Habanera di Bizet o Amarcord di Rota proposti in chiave tradizionale ma anche (seconda strofa) in chiave più agile e ritmata.

Rivisitati classici del jazz come Stella by Starlight, ma anche pezzi tradizionali nostrani come Tu che m'hai preso il cuor.

E il disco, come il romanzo, prende subito, sia il lettore che l'ascoltatore.
2/7/2017
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