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Cultura
Gianni Sanjust-Riccardo Biseo,
la canzone napoletana classica
vista con gli occhi del jazz
di Adriano Cisternino
Ci provarono, per quella curiosità esplorativa che è tipica dei jazzisti, ma anche perché sollecitati da Bideri, marchio storico della canzone napoletana classica. E fu un successo straordinario, al di là di ogni aspettativa o previsione. Fu necessaria una ristampa immediata.

La canzone classica napoletana proposta in jazz da due santoni di questo genere musicale quali Gianni Sanjust (clarinetto) e Riccardo Biseo (piano) con Mauro Battisti al contrabbasso e Carlo Battisti alla batteria. “Napoli jazz sound” è stata una delle iniziative commercialmente più fortunate degli ultimi anni perché ad un primo album ne sono seguiti – a distanza di quindici anni – un secondo ed un terzo.

Sanjust e Biseo saranno al Music Art venerdì 19 con Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Lucio Turco alla batteria, una sezione ritmica di vasta esperienza e spessore artistico.

Proporranno prevalentemente standard americani, secondo il gusto più diffuso fra il pubblico dei jazzofili, ma non potranno certo sottrarsi alla tentazione e all'attesa della platea (siamo a Napoli!) di regalarle almeno un paio di pezzi di quella trilogia che partì da “O sole mio”, classico dei classici, e giunse a “Nun è peccato”, passando per “Malafemmena”, “Luna Rossa”,”Te voglio bene assai”, “Tu vuò fa' l'americano” e tanti altri pezzi che hanno fatto la storia della musica di questa città.

Naturalmente sono pezzi rivisitati con occhi da jazzista perché, come spiega Riccardo Biseo: “Noi così li pensiamo”.

Agli artisti che operano in questo settore – si sa – non si può togliere il gusto dell'improvvisazione.

È l'ennesima testimonianza che la musica non ha steccati e tutte le musiche sono compatibili. Come diceva il grande Lucio Dalla.

16/5/2017
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