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Cultura
Duke Ellington memories
con il “Pino Jodice trio”
di Adriano Cisternino
Tributo a Duke Ellington, il “maestro dei maestri”, al quale tutti fanno capo quando si vuol proporre del jazz universale, buono per tutti i gusti.

Ed allora ecco che venerdì 24 al Music Art torna il “Pino Jodice jazz trio” (con Marco de Tilla al contrabbasso e Pietro Jodice alla batteria) per un concerto che prevede in repertorio due titoli.

Il primo è, appunto, “Duke Ellington memories”, pezzi imortali proposti in personalissimi arrangiamenti, cui seguirà “Infinite space”, composizioni originali del pianista napoletano.

Pino Jodice è un musicista dal tocco classico e sofisticato, arrangiatore, compositore e direttore d'orchestra ormai di vasta esperienza e spessore artistico, chiamato spesso all'estero come ambasciatore del jazz italiano nel mondo.

Non è casuale quindi la sua scelta di rifarsi a Duke Ellington e in genere ai classici, intesi anche come musica “colta”.

Nel suo repertorio infatti figura fra l'altro (fruibile su Youtube) uno “Stabat Mater in jazz” di Pergolesi esplorato con il sostegno di Giuliana Soscia (sua compagna di vita) alla fisarmonica.

Dal repertorio del Duke a “Infinite space”, spazio riservato a nuove composizioni di Pino.

Al suo fianco Marco De Tilla, contrabbassista napoletano, frequente compagno di viaggio del band-leader, e Pietro Jodice, fratello di Pino, batterista per vocazione (a quindici anni vendette la Vespa per comprare la batteria): due musicisti di spicco del panorama jazzistico italiano per un trio che preannuncia una serata di jazz magari non facilissimo, ma di grande atmosfera, da ascoltare con attenzione.
Come d'abitudine al Music Art.
21/2/2017
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