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Approfondimenti
Magari fossi sindaco
di Vincenzo Cicala
Una volta sola volevo diventare assessore alla Pubblica Istruzione ma non ci riuscii.

Magari lo diventassi. Visiterei ogni giorno le scuole provvedendo a sicurezza ed agibilità, giuste attrezzature per l'insegnamento, per l'educazione fisica ed anche per l'attività fisica e sportiva.

Palestra al coperto e campi di calcetto: premiazione degli alunni meritevoli. Chiaramente meritevoli, chiaramente agevolati nelle ambizioni.

Pretenderei la presenza giornaliera di tutti gli alunni a scuola con vigilanza di ingresso ed uscita. Pretenderei ingresso a piedi bloccando traffico e parcheggi, tranne per i disabili e quelli più lontani.

Eviterei quel miscuglio inestricabile di lamiere, fumi, ingorghi e proteste, che si sovrappone al lieto sciamare degli alunni al termine della loro giornata scolastica.

Obbligherei al tempo pieno ed al controllo, con l'orologio marcatempo delle presenze del personale. Il rispetto delle attrezzature didattiche sarebbe tale qualsiasi cosa materiale serva a fare scuola, i muri, le aule, i computers .

È importantissima la manutenzione. Quando penso alle condizioni alle quali mi dicono sia la mia vecchia scuola sto male anche perché non posso più camminare per andarla a visitare.

E doterei le scuole di piscine, dato che il nuoto reca il sano sviluppo del corpo, un buon ritmo di respirazione, lo sviluppo dei muscoli ed anche l'equilibrio della psiche.

Costruirei un buon numero di scuole materne capaci di accogliere tutti i bimbi del paese. Non riescono a capire che la scuola più difficile ed impegnativa è quella materna.

A quell'età piccina può con facilità instaurarsi una sofferenza fisica o psichica, che poi si trascina per tutta la vita. A quell'età i traumi sedimentano nell'inconscio profondo.

Io pretenderei una alleanza educativa tra scuola e Forze dell'Ordine perché non nascano quei cattivi comportamenti che tanto nuocciono al processo educativo.

Occorre stare insieme, stare tra amici, per vigilare che la delinquenza, tutta la delinquenza sia lontana dalla scuola e non attenti alla crescita dei bambini, dei ragazzi e dei giovani.

Io credo che la disciplina debba essere severa, però con un'apertura a 360 gradi a tutte le necessità, allo sviluppo delle attitudini, alla maturazione delle capacità dei giovani.

È necessario l'aggiornamento dei genitori perché riescano ad individuare i problemi vari e complessi della crescita dei figli. Bisogna stabilire un colloquio franco e solidale.

È anche necessaria una disponibilità con il mantenimento di una autorità che sia disponibile, saggia e preparata nel caos privo di valori del mondo telematico.

Avrei spronato a costruire oratori e case del popolo, case della gioventù, biblioteche e luoghi di incontro e di discussione.
2/12/2016
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