Contatta napoli.com con skype

Approfondimenti
Lettera anonima
di Vincenzo Cicala
Mi è arrivata una lettera. L'anonimo non descrive una sensazione personale, ma una situazione di fatto che condiziona la vita quotidiana.

Parla di "guaglioni", ma a me dolgono di più le cose che si riferiscono alla cosa pubblica.

A cominciare dalle elezioni, dalla compilazione delle liste al reclutamento dei consensi.

Tu caro anonimo, hai ragione da vendere, vi è senz'altro da aver paura e quello che duole di più è la cosa pubblica.
Ti escludono dai pubblici concorsi e da eventuali possibili occasionali lavori di collaborazione.

Riducono le imprese a quelle in loro possesso o controllate da amici loro.
Privatizzano i servizi pubblici affidandone la gestione aduna multiservizi a capitale misto, pubblico e privato.
Fondano società di mediazione che tagliano una propria cospicua quota, per esempio il 30% alla faccia di artigiani che lavorano, per esempio, per la sanità.

La sanità è la quota maggiore del bilancio pubblico di una regione e riempie di fatti, spesso incresciosi, la cronaca giornaliera.

Il collegamento scuola-lavoro non esiste, né a livello di scuola secondaria né a livello di università. Sono pianeti e mondi diversi.

La disoccupazione giovanile supera l'uno su tre e solo il pubblico impiego contempla contratti a tempo indeterminato.

Per chi non ha lavoro o non ha una buona prospettiva di conservarlo, un ripiego consueto è Il lavoro in nero o la collaborazione con la malavita.

Non è detto che occorra essere affiliati e partecipi delle sue male azioni. Bisogna considerare che la malavita partecipa o controlla la quota maggiore del commercio e l'industria manufatturiera in nero.

La malavita ha una varia e tenace capacità di intrapresa che va dal commercio della droga dall'usura e dall'estorsione alle attività che potrebbe, con maggiore beneficio del pubblico, svolgere un uomo onesto.

Ci si chiede perché succede questo, perché non si agisce nell'ambito della legge, perché tante e tanto giovani energie vanno perse o corrotte.

Come e perché chi segue la scuola arriva alla maturità senza avere nessuna esperienza di lavoro, di apprendistato, di imprenditoria giovanile.

Il sapere ed il lavoro vanno coniugati insieme a livello di scuola media di secondo grado ed a livello di Università.

Così accade nelle nazioni dove la disoccupazione giovanile è inferiore al 4 %, mentre da noi arriva al 45%.

Lo Stato praticamente non provvede ai bisogni di guadagno lecito dei giovani, ad una imprenditoria giovanile, ad un utilizzo dello studio per il lavoro.

Caro anonimo, il condizionamento politico-mafioso non può essere superato da te e neanche da me.
L'unione fa la forza. Bisogna che noi troviamo una maniera di vivere solidale, dalla quale venga estrapolato l'io e messo il noi, venga poi estrapolato il noi ed immesso il prossimo.

Noi abbiamo diritto al welfare, cioè alla soddisfazione dei bisogni primari, dei diritti civili, della nostra libertà.

Dobbiamo poter lavorare liberamente la nostra campagna e ristrutturare la nostra casa, dobbiamo godere dell'assistenza pubblica in caso di malattia e della mensa pubblica se non siamo in grado di lavorare e guadagnarci il pane.
Abbiamo necessità di avere un posto per dormire.

Abbiamo facoltà di andare a votare per scegliere persone capaci ed oneste che sappiano amministrare.

Abbiamo diritto di conservare potabile l'acqua della falda freatica, non inquinata da rifiuti pericolosi.

Abbiamo diritto a respirare aria che non danneggi gola e polmoni.

Si potrebbe continuare e sono tutti beni di cui l'uomo deve necessariamente godere senza privazioni.

Dobbiamo unirci, dobbiamo unire il popolo e pretendere non le grandi opere di cui tanto parlano i politici, ma la soddisfazione dei bisogni primari.

Le cose semplici ed essenziali, non sono eludibili e garantiscono la vita. Bisogna garantire la soddisfazione dei bisogni primari.

I rifiuti, un problema ordinario che può e deve risolversi.
Il traffico, la possibilità di camminare a piedi senza pericolo, di viaggiare con mezzi pubblici efficienti e precisi e comodi, di non ingoiare, ad ogni istante residui di combustione e particelle tossiche.
In effetti è diritto dell'uomo respirare.

Poter mandare i figli a scuola dall'asilo nido all'università, una scuola normale dove non si fanno pasticci, una scuola dove si studia, si educa e ci si forma al lavoro.

Vedi, caro amico anonimo, sono tutte cose semplici, umili, essenziali, nessuna grandezza soffocante, tutte necessità.

Vogliamo unirci? Mettere insieme le nostre forze e le nostre necessità?
In pace con l'aiuto di Gesù, con una resistenza passiva ma tenace ed intransigente agli imbrogli ed ai soprusi.

Costruiamo, teresianamente nel poco, nel quotidiano, non costruiamo mai per noi, ma per le famiglie, per i giovani, per i bambini, per le bellezze naturali delle quali Dio ha adornata la terra.
22/5/2016
RICERCA ARTICOLI