Una giornata con tanti eventi
di Roberta Pinotti
Ecco il testo integrale dell’intervento del Ministro:

Autorità civili, militari e religiose, Personale militare e civile, Allievi ed ex-Allievi della Scuola Militare “Nunziatella”, familiari, cittadini di Napoli, ho accolto con entusiasmo l’invito a prendere parte a questa cerimonia, giornata di festa che testimonia una volta di più il profondo legame esistente tra questa bellissima città, Napoli, e il suo “Rosso Maniero”, la Scuola Militare Nunziatella.

Una giornata con tanti eventi: il Giuramento degli Allievi del 227 Corso, l’Adunata annuale degli ex Allievi, l’Anniversario della fondazione di questa Scuola, istituita infatti in quel lontano 18 novembre 1797 dal Generale Giuseppe Parisi, e, ultimo ma non meno importante, la tanto attesa firma del Protocollo di intesa tra il Ministero della Difesa, il Ministero degli Interni, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Napoli per la stipula di una permuta finalizzata all’ampliamento e al potenziamento degli immobili in uso alla Scuola Militare “Nunziatella” e al IV Reparto Mobile della Polizia di Stato.

Rivolgo oggi da qui il saluto affettuoso del Ministro della Difesa a tutti i giovani frequentatori delle Scuole Militari delle Forze Armate del nostro Paese.

Ho accettato questo invito per il desiderio, vivo e sentito, di essere presente e vicina, in questo momento così solenne e gioioso, a voi, Allievi giovani e meno giovani.

Sono qui anche perché desidero indirizzare a voi, da qui, alcuni messaggi importanti, che diano il senso di come si stia orientando la Difesa italiana, in termini di evoluzione e prospettive, in un momento di tali trasformazioni della nostra Società, nazionale e globale, da poter essere definite delle vere e proprie rivoluzioni.

Da quelle digitali, a quelle sociali, a quelle geopolitiche, a quelle del mondo dell’economia e del lavoro, a quelle della sicurezza e difesa. Trasformazioni e rivoluzioni per l’intero pianeta e con esso per il nostro Paese.

In altre parole, il mondo è cambiato e continua a cambiare ad una velocità persino superiore a quella, pur sostenuta, con cui si era aperto il terzo millennio: penso proprio che si possa parlare di “accelerazione” delle trasformazioni, se non delle rivoluzioni.

Ecco perché una delle mie prime preoccupazioni, uno dei miei primi impegni, da Ministro della Difesa, è stato quello di progettare ed iniziare a porre in essere una strategia che potesse, se non dominare perché è impossibile, almeno anticipare, gestire, adattarsi, indirizzare il più possibile il cambiamento anche nel settore della sicurezza e della difesa; pur con tutte le sue tumultuose e imprevedibili accelerazioni.

Questa strategia sta trovando la sua migliore traduzione organica nel Libro Bianco per la Sicurezza Internazionale e la Difesa, sul quale stiamo lavorando da mesi e che entro fine anno sarà completato: esso indicherà la gravitazione dei nostri impegni internazionali, la nostra riorganizzazione interna, il nostro Modello Operativo in termini di sistema integrato di Capacità.

Bene, uno degli aspetti a cui dobbiamo attribuire maggiore importanza, nella progettazione di linee evolutive per il Sistema Difesa, ma anche per l’intero Sistema Paese, è la centralità del fattore umano e della componente formativa.

Ecco, la mia presenza oggi qui con voi vuole essere anche una testimonianza della consapevolezza di quanto sia cruciale formare le nuove generazioni, di leader, decisori, professionisti, specialisti, sia militari che civili, esattamente così come fa, da 227 anni, la Scuola Militare Nunziatella.

Trovo particolarmente significativo, da questo punto di vista, lo stesso “motto” della Nunziatella: “Preparo alla vita e alle armi”.

Il nostro Paese, e la nostra Difesa, hanno bisogno di questo: di gente preparata, di gente che sappia contribuire a costruire quelle condizioni di libertà, sicurezza e solidarietà che sono indispensabili per qualsiasi prospettiva di sviluppo sociale e di prosperità condivisa, dentro e fuori la dimensione europea.

La Nunziatella, nel corso della sua lunga storia, ha più che dimostrato di essere in grado di esprimere delle grandi personalità, sia militari che civili: ben 410 sono i Decorati di Medaglie al Valor Militare provenienti da questo Istituto, così come 30 i Decorati dell’Ordine Militare d’Italia.

Dalle fila degli Allievi della Nunziatella provengono ben 9 Capi di Stato Maggiore, un Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, 2 Comandanti Generali della Guardia di Finanza, 2 Direttori dei Servizi di Intelligence, un Presidente della Corte Costituzionale … ma anche, andando un po’ indietro nei 227 anni di storia, un Re, un Viceré, 4 Presidenti del Consiglio, 18 Ministri del Re o della Repubblica (uno dei quali, il Ministro Parisi, è qui con noi)…

Alcuni ex Allievi sono stati Comandanti di delicate missioni operative all’estero, altri hanno personalmente contribuito a catturare criminali del “calibro” di Totò Riina e Giuseppe Setola.

Due di loro hanno scalato per la prima volta una vetta del Karakorum in Pakistan, nell’agosto di quest’anno, battezzandola “Cima Nunziatella”, mentre un altro, sempre quest’anno, è tra coloro che hanno realizzato il film premio Oscar “Frozen – il Regno del Ghiaccio”.

Potrei continuare ancora questo elenco dei successi conseguiti, in ogni campo, da coloro che hanno frequentato questo Istituto, e che costituiscono un esempio della immense potenzialità del nostro Paese, ma sarebbe troppo lungo.

Desidero solo menzionare, da ultimo, che la Nunziatella, per il ruolo svolto negli ultimi tre secoli “nel settore dell’alta formazione, quale motore accademico, sociale ed economico per l’Italia e per tutti i Paesi del mediterraneo ad essa legati”, il 22 febbraio 2012 è stata dichiarata “Patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo”, da parte dell’Assemblea dei suoi Parlamentari. Alcuni degli artefici di questi prestigiosi successi conseguiti nel tempo dagli Allievi della Nunziatella sono qui con noi, per il loro periodico Raduno: a loro va il mio affettuoso e rispettoso saluto e il ringraziamento per tutto ciò che hanno fatto: per la Nunziatella, per le Forze Armate, e per il nostro Paese.

Sono sicura che stanno guardando con profonda commozione i giovani qui schierati, rivedendo nei loro volti ciò che essi stessi erano… giusto qualche anno fa!

Allievi del 227° Corso della Scuola Militare Nunziatella, mi rivolgo ora a voi, che oggi prestate Giuramento di Fedeltà alla Repubblica Italiana: siate consapevoli della responsabilità che state assumendo: nei confronti degli altri, nei confronti della collettività nazionale, ma soprattutto nei confronti di voi stessi.

Nella vostra Aula Magna sono incise le parole “Essere più che sembrare”: ecco, nelle scelte che farete, nelle decisioni che prenderete, nelle difficoltà che affronterete, nelle conquiste e nelle sfide della vostra vita, sappiate sempre dimostrarvi all’altezza dell’impegno che oggi assumete, e che si riassume nell’essere realmente “al servizio” della comunità e soprattutto delle sue componenti più deboli ed in difficoltà.

Voi prendete oggi questo impegno di fronte ai vostri superiori e ai vostri insegnanti, che colgo l’occasione per ringraziare, dei vostri predecessori in questo Istituto, che oggi si radunano per rinsaldare il loro legame con la loro “Casa Madre”, e della comunità cittadina di Napoli, che da secoli sostiene e accoglie il vostro Istituto, come una gemma preziosa.

Vi auguro, e in un certo qual modo “pretendo”, qualunque sia la strada che sceglierete per il vostro futuro, all’interno del mondo della Difesa o in quello della Società civile, di essere sempre di esempio per coloro che condivideranno il vostro cammino, e al “servizio” della comunità.

Essere più che sembrare.

Dostoevskij scrisse che la libertà, nella sua più alta espressione, consiste nel servire gli altri, e persino la parola “Samurai” significa “Colui che serve”.

E questo mi porta alla mia ultima considerazione, forse la più importante di tutte: ovvero, sono ben consapevole, a proposito del grande progetto di trasformazione delle Forze Armate di cui ho parlato, delle responsabilità che devono essere assunte sulle proprie spalle dal mondo della politica, a cui appartengo.

E proprio il fatto che la classe politica debba essere la prima al servizio della comunità costituisce il motivo primario per cui mi impegno e continuerò ad impegnarmi a fondo, insieme a tutto il Governo, affinché, pur in un momento di crisi economica, finanziaria e sociale di natura globale e mondiale, si riesca comunque ad assicurare a tutte le donne e agli uomini della famiglia della Difesa le risorse necessarie a mantenere il giusto standard addestrativo, operativo, logistico ma anche organizzativo e soprattutto di qualità della vita.

Al di sotto del quale, visto che ci troviamo in una scuola… anche il miglior insegnante del mondo, persino il Professor John Keating del film “L’attimo Fuggente”, avrebbe delle difficoltà a svolgere il suo ruolo di educatore…

D’altra parte, proprio il Professor Keating, nel film, pronuncia le parole, dedicate ad Abramo Lincoln: “Capitano, mio Capitano, la nostra nave ha resistito ad ogni tempesta”...

… ha resistito ad ogni tempesta…

Così come ha fatto e saprà sempre fare la Scuola Militare Nunziatella,

Così come hanno fatto e sapranno sempre fare le nostre Forze Armate,

Così come ha fatto e saprà sempre fare il nostro Paese,

Grazie…

16/11/2014
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