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Sanità
Una Scuola contro i rischi della psoriasi
di Nicola Balato *
La variabilità clinico-evolutiva della psoriasi e la sua stretta correlazione con altri processi infiammatori extracutanei hanno fatto nascere, negli ultimi anni, il concetto di malattia psoriasica.

Oggi, infatti, la psoriasi è considerata come una patologia multiorgano nella quale l’aspetto cutaneo è quello più evidente, ma che si associa e comprende anche altre condizioni, dall’artrite alla sindrome metabolica e al rischio cardiovascolare.

Si tratta, pertanto, di una condizione che influisce in modo significativo sullo stato di salute generale del paziente e sulla sua qualità della vita, oltre ad avere un elevato costo socioeconomico.

Il dermatologo è lo specialista che per primo viene contattato dal paziente e assume, pertanto, il ruolo di medico-sentinella.

Egli, perciò, deve essere in grado di indirizzare correttamente il paziente verso l’individuazione di eventuale coinvolgimento extracutaneo, assumendo il fondamentale ruolo di medico-referente capace di innescare una catena di competenze coinvolgendo altre figure professionali.

Allo stesso modo è importante riconoscere i pazienti nei quali la malattia resta confinata solo alla cute e che pertanto necessitano di un approccio sostanzialmente diverso.

Da un punto di vista pratico la gestione del paziente psoriasico, proprio per la sua complessità,  presuppone la stretta collaborazione interdisciplinare tra i diversi specialisti coinvolti.

Inoltre, il tutto deve partire dalla preziosa collaborazione con i medici di medicina generale e con i pediatri di famiglia che hanno la possibilità di individuare precocemente il paziente e che possono gestirne da vicino le necessità quotidiane.

È inoltre necessario che l’opinione pubblica sia edotta della problematica e che i pazienti siano informati con correttezza, anche coinvolgendo le loro associazioni.

Spinti da queste necessità abbiamo dato vita alla “Scuola della psoriasi” (soci fondatori: F. Ayala, N. Balato, G. Monfrecola, C. Patruno, M. Scalvenzi) associazione no profit, progetto educativo in grado di coinvolgere diversi specialisti nella gestione globale della malattia, anche per creare un linguaggio comune e condiviso e, quindi, favorire la creazione di equipes sanitarie dedicate, nate dall’interazione di diverse professionalità.

Parte integrante del programma della “Scuola della psoriasi” è anche l’educazione del paziente, indispensabile per creare la giusta consapevolezza del proprio stato di salute e per ottimizzare alcuni aspetti come il corretto follow-up e l’aderenza al trattamento.

Il sostegno alla ricerca di laboratorio, alla quale proficuamente si dedicano soprattutto i più giovani tra noi, è, infine, un irrinunciabile obiettivo, perché solo attraverso questa si avrà la sempre maggiore possibilità di mettere a disposizione sia del medico che del paziente corretti strumenti clinici in grado di gestire al meglio la malattia.

La Scuola della Psoriasi è un progetto educativo che si propone di unire diversi specialisti (dermatologo, reumatologo, endocrinologo, gastroenterologo, psicologo) nella gestione globale della malattia psoriasica.

La Scuola della Psoriasi nasce dalla necessità di creare un linguaggio comune, condiviso da varie figure professionali coinvolte nella gestione della patologia.

Un'informazione univoca e aggiornata è fondamentale al fine di creare equipes di persone esperte che, interagendo in modo produttivo, possano gestire la malattia.

Uno degli obiettivi principali è quello dell'educazione del paziente attraverso strumenti che gli permettano di comprendere a pieno la propria malattia, di conoscerne le cure, di acquisire competenze per la gestione, il tutto al fine di avere la migliore qualità di vita possibile anche attraverso la collaborazione con le associazioni dedicate.

Tutto ciò anche al fine di incrementare l'aderenza del paziente alla terapia, elemento fondamentale in una patologia cronica come la psoriasi che necessita di cure a lungo termine.

La scarsa aderenza è, infatti, una delle principali cause di mancata efficacia delle terapie farmacologiche.

Altro scopo del progetto è la modulazione dei rapporti con i medici di base, i pediatri di famiglia e i dermatologi del territorio nonché sostegno e impulso alla ricerca laboratoristica non solo per una migliore comprensione dell'eziopatogenesi, ma anche per evidenziare nuovi potenziali target terapeutici.

Infatti, solo attraverso la ricerca sperimentale sarà possibile ampliare le conoscenze sulla malattia psoriasica e, quindi, migliorare la gestione globale e la complicanze del paziente.

* Professore Associato
presso la Clinica di Dermatologia 
diretta dal Professore Fabio Ayala
23/10/2014
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